29 Marzo 2024
JB | È il più grande disastro ambientale del Ventunesimo secolo. L'Indonesia sta bruciando, gli animali muoiono, uomini donne e bambini respirano fumo e polveri. Ma è un disastro ignorato dai mezzi di informazione. La denuncia arriva dalle colonne del Guardian, da un articolo di George Monbiot: Indonesia is burning, so why is the World looking away?
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JB | È il più grande disastro ambientale del Ventunesimo secolo. L’Indonesia sta bruciando, gli animali muoiono, uomini donne e bambini respirano fumo e polveri. Ma è un disastro ignorato dai mezzi di informazione. La denuncia arriva dalle colonne del Guardian, da un articolo di George Monbiot: Indonesia is burning, so why is the World looking away?

3000 (1)L’incendio interessa l’intero Paese, che arde per tutta la sua lunghezza. Cinquemila chilometri di fuoco. Un rogo che produce più anidride carbonica dell’intera economia degli Stati Uniti e che in sole tre settimane ha riversato nell’atmosfera una quantità di CO2 superiore a quella prodotta dalla Germania in un intero anno. Il fuoco sta cancellando tesori unici e insostituibili, al pari dei resti archeologici distrutti in Medio Oriente dagli esplosivi dell’Isis. Oranghi, leopardi, orsi, gibboni, rinoceronti e tigri fuggono davanti alle fiamme e sono costretti ad abbandonare i loro habitat. E alla specie umana non va meglio.

Era già successo nel 1997, quando una grande serie di incendi causò la morte di quindicimila persone, soprattutto bambini per malattie e intossicazioni riconducibili all’inquinamento dell’aria. Ma questa volta la situazione pare essere ancor più grave. Tutti ormai in Indonesia vivono con una mascherina che copre naso e bocca. Anche dentro il parlamento: durante l’ultima seduta c’era così tanto fumo che a stento i parlamentari riuscivano a riconoscersi tra loro. Quel che è peggio è che a bruciare non sono solo gli alberi. Le foreste dell’Indonesia crescono su uno strato di torba e quando il fuoco raggiunge le radici degli alberi cova sottoterra per settimane, rilasciando metano e monossido di carbonio.

Da anni le foreste vengono tagliate per rifornire l’industria del legname o fare spazio all’agricoltura, trasformando i boschi in campi di palme da olio. E per ripulire i terreni prima della semina i proprietari accendono fuochi che spesso diventano incontrollabili. I disastri ci sono ogni anno, ma le particolari condizioni climatiche e la siccità degli ultimi mesi potrebbero causare una catastrofe ambientale.

Tutto nell’immobilismo del governo indonesiano e della comunità internazionale. I governi ignorano i problemi quando i mezzi di informazione non se ne occupano, scrive George Monbiot. Che lancia una provocazione: “di cosa si parlerà allora al vertice sul clima di Parigi?”

Leggi l’articolo completo su The Guardian.

 

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