
OrientAlzheimer
— 3 Ottobre 2017Infine Onlus presenta la mappatura online dei servizi disponibili a Torino per i malati di Alzheimer e altre demenze, un concreto aiuto di orientamento.
L’Alzheimer colpisce 50 milioni di persone nel mondo, 600 mila soltanto in Italia. Il Piemonte, con una popolazione tra le più anziane, ha una prevalenza di malati tra le più alte in Italia: 80 mila i pazienti affetti da demenza, circa il 60% colpiti da Alzheimer (la metà concentrati a Torino e provincia) [dati diffusi dall’Unità Valutativa Alzheimer della struttura di Geriatria dell’ospedale San Luigi di Orbassano in occasione del convegno del 18/09/2017. Il 21 settembre si è celebrata la XXIV Giornata Mondiale dell’Alzheimer]
Quali sono i primi sintomi della malattia? A chi devo rivolgermi e dove devo andare? Quali sono i servizi a disposizione? Che cos’è l’UVA? A quali esami verrò sottoposto? Quali sono i tempi di attesa? Queste sono alcune delle domande a cui si trova di fronte chi affronta la malattia di Alzheimer e le sue conseguenze: Infine Onlus ha creato OrientAlzheimer, uno strumento di semplice consultazione per ottenere risposte immediate ai dubbi che sorgono nella fase iniziale della malattia e conoscere i servizi disponibili a Torino.
OrientAlzheimer – primo e unico progetto del genere per ora esistente – si consulta online su http://www.infine.it/alzheimer-demenze/orientamento-alzheimer/ e si compone di due parti: la mappatura completa di UVA (Unità Valutativa Alzheimer) e CUP (Centri Unificati di Prenotazione) divisi in base alle Asl e ai distretti della città di Torino completi di indirizzi e numeri di telefono e un video che affronta i temi con i quali più frequentemente le persone si rivolgono a Infine Onlus in cerca di aiuto:
- La differenza tra Alzheimer e demenza
- I primi sintomi della malattia
- A chi rivolgersi in caso di sospetta demenza
- I primi esami
- Visita Neurologica
- Valutazione Geriatrica
- L’Unità Valutativa Alzheimer (UVA)
- Valutazione Psichiatrica
Il video, della durata di pochi minuti, offre le informazioni necessarie a organizzare le prime azioni di controllo e diagnosi, e a capire come accedere ai servizi sanitari. La neuropsicologa Stefania Bragato, con linguaggio colloquiale, introduce alla conoscenza delle malattie di demenza, e facilita la presa di coscienza, da parte dei malati e dei loro familiari, delle opzioni di assistenza e cura.
Lo studio e la creazione di questo strumento di orientamento fa parte della mission con la quale Infine Onlus opera nell’ambito dell’assistenza sociale: oltre al sostegno diretto alle persone, svolge infatti attività di studio e ricerca, come spiega la presidente e fondatrice Marina Sozzi “Nello sviluppo del lavoro sociale riguardo all’Alzheimer ci poniamo costantemente l’obiettivo di apportare anche un contributo culturale e di sensibilizzazione. In questo caso abbiano notato come la mancanza di fonti informative complete e accessibili crei sovente notevole ansia nei malati e nei loro familiari. Per questo, con il sostegno della Fondazione Specchio dei Tempi, abbiamo pensato di realizzare uno strumento di orientamento semplice e innovativo.”
Nell’ambito del progetto Prendiamo l’Alzheimer per mano – a Torino e in Val di Susa – Infine Onlus svolge inoltre le seguenti attività a sostegno dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie:
– Formazione specifica per i volontari che offrono sostegno a domicilio alle famiglie con malati di demenza
– Gruppi di informazione e sostegno condotti da un neuropsicologo (Torino e Val di Susa) per i familiari di malati di demenza
– Gruppi di stimolazione cognitiva per malati di demenza (Torino e Val di Susa), che si svolgono nello stesso orario e luogo dei gruppi dedicati ai familiari
– Alzheimer Caffè itinerante in Val di Susa
Infine Onlus, è una associazione nata nel 2014 che si pone come centro di competenza sul tema della morte, del lutto, della vecchiaia, della malattia invalidante e delle problematiche di medici e pazienti sul fine vita. I temi propri degli studi di Marina Sozzi, presidente dell’associazione, sulla visione sociale della morte trovano oggi applicazione nelle attività di Infine Onlus: la risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza che la nostra cultura relega nel silenzio e nella solitudine e le problematiche dell’invecchiamento sono argomenti sempre più sentiti nelle generazioni che ora si affacciano alla terza età.
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