18 Aprile 2024
Per quanto si cerchi spesso di inquadrarlo in una logica di tipo meramente funzionale, l’handicap psichico o mentale, soprattutto quello grave, non può fare a meno di rivelarsi allo sguardo e alla sensibilità di chi vi si accosta come una ferita profonda
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Per quanto si cerchi spesso di inquadrarlo in una logica di tipo meramente funzionale, l’handicap psichico o mentale, soprattutto quello grave, non può fare a meno di rivelarsi allo sguardo e alla sensibilità di chi vi si accosta come una ferita profonda, insanabile, al cuore stesso dell’essere del singolo individuo.

La donna e l’uomo che, come si usa dire, sono portatori di un handicap appaiono schiacciati da un fardello troppo gravoso da sostenere senza che la soggettività ne sia fortemente compromessa e invalidata. Affrontare la questione della disabilità intellettiva orientati da una riflessione psicoanalitica vuol dire porsi un interrogativo fondamentale sull’esistenza dell’inconscio.

La disabilità intellettiva ci obbliga a fare i conti con una condizione dell’umano che è, assai spesso, ritenuta ai limiti dell’umanità stessa: includere queste esistenze speciali e bizzarre nel registro dell’umano è il nostro compito.

I curatori | Ambrogio Cozzi è psicoanalista a Milano. Fa parte dell’Associazione ALIPsi ed è fondatore della Rete Nazionale Disabilità Intellettiva. È docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA, a Milano e Grottammare. Franco Lolli è psicoanalista a Grottammare. È membro dell’Associazione ALIPsi ed è fondatore della Rete Nazionale Disabilità Intellettiva. È direttore della sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA di Grottammare.

L’umano fuori asse, Galaad Edizioni Collana Humana Materia diretta da Franco Lolli e Ambrogio Cozzi

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