24 Aprile 2024
Eleonora Altieri | L’8 luglio, in contemporanea con il resto d’Europa, decine di persone si sono tuffate nei fiumi piemontesi: nel Po a Torino, nel Sangone a Beinasco e nei torrenti Chiusella e Pellice
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Eleonora Altieri | L’8 luglio, in contemporanea con il resto d’Europa, decine di persone si sono tuffate nei fiumi piemontesi: nel Po a Torino, nel Sangone a Beinasco e nei torrenti Chiusella e Pellice.

Grazie a Legambiente anche il Piemonte ha partecipato al “Big Jump European River Swimming Day”: un tuffo per accendere i riflettori sulla qualità delle nostre acque, per renderle pulite e quindi balneabili.

Il Piemonte, come il resto d’Italia, deve raggiungere gli obiettivi imposti dall’Europa sullo stato ecologico dei fiumi. Questi obiettivi, nel 2015, non sono stati raggiunti a causa degli eccessivi prelievi dal settore agricolo e idroelettrico, e la situazione non cambierà se non si adotteranno sistemi di depurazione adeguati.

Come sostiene il presidente di Legambiente Fabio Dovana, i fiumi devono ritornare quelli di una volta: pieni di vita acquatica e puliti per fare il bagno in tutta sicurezza. La qualità dell’acqua e la sua tutela devono essere una priorità per le istituzioni locali perché fiumi e torrenti sono diventati un problema anziché una ricchezza per il territorio.

Infatti il problema non è solo ambientale ma anche sociale ed economico perché si perdono grandi spazi in cui potrebbero esistere attività ricreative, culturali ed educative.

All’iniziativa hanno partecipato anche i volontari del progetto VisPO– Volunteer Initiative for a Sustainable Po- che hanno pulito le sponde del fiume per sensibilizzare le persone sulla sostenibilità, e anche sull’utilizzo, dei fiumi anche solo per fare un bagno.

 

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