24 Aprile 2024

epa07005513 An ecologist activist hold a poster reading 'Planet in Danger' during the 'March for the climate', in Paris, France, 08 September 2018. More than 800 actions are planned in more than 90 countries to demand the end of the fossil energies and to promote green solutions. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

JB | VIDEO | Migliaia di persone sabato 8 settembre hanno partecipato a Parigi e in altre città della Francia alla marcia per il clima, per chiedere che il tema diventi una priorità del governo dopo le dimissioni del ministro per la Transizione Ecologica, Nicolas Hulot
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JB | VIDEO | Hanno marciato in 50mila nelle strade di Parigi, donne e uomini di tutte le età che sabato 8 settembre hanno risposto all’invito del movimento #RiseForClimate, dando vita a un’invasione pacifica per chiedere al governo di Emmanuel Macron più attenzione alle politiche ambientali.

Un fiume di persone, una marea pressoché ininterrotta da Place de l’Hôtel de Ville a Place de la République, come non si era visto neanche nei giorni della COP21 del 2015. Scandendo slogan  come “Terra+Errore=Terrore” e “Non lasciateci bruciare” i manifestanti hanno puntato il dito contro la politica dei piccoli passi  del governo, accusato di non fare abbastanza per combattere le emergenze ambientali, a cominciare dal riscaldamento globale. Una partecipazione che è andata ben oltre le aspettative degli organizzatori.

La mobilitazione ha coinvolto altre città francesi oltre la capitale. Diverse migliaia di persone hanno marciato sabato pomeriggio a Bordeaux, dove in questi giorni si tiene il festival Climax, dedicato proprio all’eco-mobilitazione. A Marsiglia sono scesi in strada in 2.500, tremila persone hanno manifestato a Rennes, 1.200 a Nantes, così come a Le Havre e a Caen. A Strasburgo in quattromila hanno manifestato per un’Alsazia Verde, contro il progetto di una nuova tangenziale a cui la prefettura ha appena dato il via libera.

È un risultato storico per le mobilitazioni ambientaliste francesi: nel 2014, una marcia simile aveva riunito circa 5.000 persone a Parigi, dieci volte meno di quelle scese in strada sabato scorso. A fine giornata gli organizzatori hanno corretto ancora le cifre, parlando di «più di 115mila partecipanti in tutta la Francia».

A lanciare l’iniziativa Maxime Lelong, giovane giornalista della Savoia che già nel 2014, quando frequentava l’università a Lione, aveva fondato un sito di informazione indipendente: «diventerò papà a dicembre e voglio lasciare a mio figlio un pianeta vivibile» ha scritto su facebook all’indomani delle dimissioni del ministro della Transition écologique Nicolas Hulot, raccogliendo in poche ore 110mila “likes” per la sua idea di una marcia per il clima.

Un appoggio virtuale che sabato pomeriggio si è trasformato in realtà, grazie alle 50mila persone che hanno invaso Place de la République.

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