29 Marzo 2024
Noemi Rapello | Lunedì scorso, dopo due mesi di chiusura, il mercato di Porta Palazzo è ripartito. E oggi è un mercato diverso rispetto al pre lockdown. Il numero dei banchi si è dimezzato, con gli operatori che lavorano a rotazione
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Noemi Rapello

Lunedì scorso, dopo due mesi di chiusura, il mercato di Porta Palazzo è ripartito. E oggi è un mercato diverso rispetto al pre lockdown. Il numero dei banchi si è dimezzato, con gli operatori che lavorano a rotazione. Gli ingressi sono controllati da volontari e polizia municipale e la necessità di rispettare le norme di sicurezza è una priorità. Per questo sono state soppresse le fermate dell’autobus.

Dopo una lunga fila, in cui si rispetta la distanza interpersonale, si accede al “nuovo” mercato.

La frenesia caratteristica non c’è, è la tranquillità che fa da padrona. I banchi non sono affollati come il solito, massimo due persone alla volta e comunque a distanza.

Ne approfitto per fare qualche domanda, per capire come si sentono i venditori e come percepiscono il mercato.

Come si è sentita il primo giorno di apertura?

“Triste. Il mercato è diverso non è quello di una volta, non abbiamo più il sorriso. Ma comunque non vedevamo l’ora di riaprire”.

Come vede gli acquirenti?

“Non sono più come prima, nessuno è più come prima, ormai abbiamo paura di tutto. Il problema è che c’è meno gente, molti si scoraggiano per la fila e decidono di andare via.”

Può descriverci i primi giorni di mercato

“I primi due giorni il mercato era quasi normale, ho incrementato un po’ le vendite. Già da oggi noto meno affluenza, le persone sono scoraggiate e sicuramente preferiscono rivolgersi al supermercato anche per velocità. Penso che la quantità di gente presente i primi giorni fosse dovuta alla novità o al fatto che era da tanto che non usciva e ha trovato un pretesto.”

Che direttive ha dovuto seguire lei come commerciante?

“Innanzitutto dobbiamo indossare mascherina e guanti e far rispettare le regole agli acquirenti, pena il ritiro della licenza e chiusura del banco. Questo è stato difficile i primi giorni perché c’era più affluenza e la gente si accalcava noncurante.”

La riapertura ha anche giovato al mercato coperto alimentare, che comunque ha continuato a svolgere le sue attività durante il lockdown rispettando le norme di sicurezza . Infatti gli operatori hanno notato un aumento di affluenza, «si le persone dopo aver acquistato frutta e verdura passano di qua per comprare carne, pane e formaggi invece di recarsi al supermercato».

La riapertura sembra aver quindi giovato, simbolo di un altro passo verso la normalità che si spera non sarà troppo lontana.

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