19 Aprile 2024
È accaduto a Pinerolo, nella struttura di Ortopedia diretta dal dott. Sergio Ronco. L'intervento, tra padre e figlio è riuscito ed entrambi sono in fase di guarigione
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Dora Mercurio

Per la prima volta in Italia è stato eseguito un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio, ricorrendo, per il trapianto, alla donazione da vivente.

È accaduto a Pinerolo, nella struttura di Ortopedia diretta dal Dott. Sergio Ronco. L’intervento è stato eseguito dal Dott. Mario Formagnana, dell’ospedale di Pinerolo e dal Dott. Simone Perelli dell’ICATME, Istituto catalano di traumatologia dello sport di Barcellona, in collaborazione con il Centro regionale trapianti. 

«Abbiamo eseguito l’intervento in contemporanea su due sale – racconta il Dott. Formagnana – in una abbiamo prelevato i tendini al padre e nell’altra li abbiamo usati per ricostruire il legamento crociato al figlio». Fino ad ora in Italia sono stati utilizzati per la ricostruzione o tendini autologhi, cioè propri, oppure tendini provenienti da donatori deceduti e distribuiti dalle Banche dei tessuti. Questi ultimi nei pazienti adulti consentono un ottimo risultato, mentre nei pazienti pediatrici hanno dimostrato un tasso di fallimento alto, che spesso ne sconsiglia l’utilizzo.

Meglio dunque l’autotrapianto, ma «nei pazienti pediatrici – spiega ancora il Dott. Formagnana – spesso i tendini sono troppo piccoli. Il nostro paziente era un ragazzo di 14 anni ancora in fase di crescita, l’intervento andava eseguito con tecnica pediatrica, ma il ragazzo mostrava caratteristiche antropometriche tali da prevedere che un autotrapianto di tendini sarebbe stato, per dimensioni, insufficiente. Per questo motivo, abbiamo deciso di utilizzare i tendini del padre».

I tendini da donatore vivente, se accuratamente selezionato, si comportano come i propri, in termini di efficacia, e provenendo da un adulto maschio, sono più grandi e di dimensioni congrue ad assicurare il buon esito dell’operazione. 

Il follow up sta confermando il successo dell’intervento: il donatore è completamente guarito, senza alcun tipo di esito o conseguenza, e il ragazzo cammina senza stampelle e sta bene, come in un normale post operatorio di ricostruzione ligamentosa. 

La tecnica, mai eseguita in Italia fino ad ora, è già applicata in altre parti del mondo come Australia e Spagna e in particolare a Barcellona. È qui che il Dott. Formagnana ha avuto modo di apprenderla dal Professor Juan Carlos Monllau, membro della presidenza di ESSKA, la Società Europea di Chirurgia del ginocchio e che per primo ha applicato la tecnica in Europa.  

I dottori Sergio Ronco, Mario Formagnana e Simone Perelli

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