
Asia Motta
Sono usciti i dati di bilancio 2024 di “Mal’Aria di città”, l’indagine di Legambiente sull’inquinamento atmosferico nei capoluoghi di provincia. «I dati del 2024 confermano che la riduzione dell’inquinamento atmosferico procede a rilento» spiega Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente.
Dai dati il 71% delle città Italiane sono fuorilegge per il PM10 ed il 45% per il N02. Il PM10 “Particulate Matter 10” indica le particelle di polveri sottili, in grado di raggiungere i polmoni e riportare danni più e meno gravi nel corso degli anni. L’N02 è la sigla del biossido d’azoto, prodotto dalla combustione di combustibili fossili ed a sua volta dannoso per le vie respiratorie.
Lo scorso anno, 25 città su 98 hanno ampiamente superato i limiti giornalieri di PM10 previsti per il 2030. Le città più colpite sono Frosinone e Milano, per il secondo anno di fila.
Anche il Piemonte non se la cava tanto meglio sebbene negli ultimi anni ci sia stato un netto miglioramento. Asti risulta fuori legge mentre Torino supera i livelli normativi.
Per quanto riguarda il biossido d’azoto invece le città più colpite sono Napoli, Palermo, Milano e Como.
Legambiente è spaventata da come i limiti possano ulteriormente essere superati entro il 2030 invita a trovare soluzioni. I dati mostrano che con quest’andamento non saranno solo più 28 città a supererai i limiti previsti dalla legge ma 70.
«Con soli cinque anni davanti a noi per adeguarci ai nuovi limiti europei del 2030, dobbiamo accelerare drasticamente il passo» dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.
Di aria cattiva in Italia si muore
L’inquinamento atmosferico è la prima causa ambientale di morte prematura in Europa, con circa 50000 vittime ogni anno in Italia. Legambiente spinge verso un trasporto pubblico locale più efficiente che punti sull’elettrico. L’associazione chiede più spazio per pedoni e ciclisti e la riqualificazione energetica degli edifici. Inoltre è importante ridurre anche le emissioni del settore agricolo e zootecnico.
A inizio febbraio ha preso il via la nuova campagna Legambiente “edizione Città2030”, il programma prevede incontri con gli amministratori locali, esperti e cittadini per discutere di una mobilità più sostenibile. La partenza sarà da Milano e l’arrivo finale a Roma.
Nella capitale si incontreranno i rappresentanti del settore automotive del nostro Paese, i sindacati, i player della mobilità elettrica, della micromobilità e gli amministratori dei capoluoghi impegnati nella transizione verso un nuovo modello di mobilità.
L’obiettivo di Legambiente è quello di contrastare le drastiche emissioni di PM10 e N02 entro il 2030, anno in cui entrerà in vigore la nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria.