
Asia Motta
In Piemonte nel 2023 più del 19% dell’energia consumata è arrivata da fonti rinnovabili, percentuale in aumento rispetto al 18,1% fatto registrare nel 2016.
A dirlo sono i numeri del rapporto statistico dell’energia in Piemonte, presentato nei giorni scorsi in Consiglio regionale.
L’indice statistico mostra una riduzione di consumi e emissioni di anidride carbonica e una maggiore diffusione di fonti rinnovabili. Altro dato rilevante, considerando i risultati energetici del 2022 e 2023 è una notevole riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica nei settori dell’industria, trasporti e civile.
Nel 2022 il consumo finale di elettricità ha registrato il livello più basso della serie storica: dagli 11.009 ktep del 2010 si è scesi a 9.057 ktep nel 2022. Il tep è l’unità di misura dell’energia, rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo, il ktep è un suo multiplo.
È rilevante anche l’abbassamento delle emissioni di CO2 legate ai consumi energetici, passate da 25.8 Mton (milioni di tonnellate) nel 2016 a 23.6 Mton nel 2022.
Anche il 2023 ha registrato significativi miglioramenti. I consumi finali di energia elettrica hanno raggiunto i 22,6 TWh (Terawattora), segnando una diminuzione rispetto ai livelli precedenti alla pandemia. Inoltre, nel settore domestico, grazie all’adozione di soluzioni per l’efficienza energetica e ai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, è stato registrato il valore più basso della serie storica.
Sempre nel 2023 si è registrato un calo nei consumi di gas naturale, pari a 6,7 miliardi di Sm³ (standard metro cubo).
Oggi nella produzione di energia elettrica, le fonti rinnovabili coprono il 36% della produzione elettrica totale.
Un risultato sottolineato anche dall’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati: «L’analisi dei dati 2022/2023 sull’energia in Piemonte evidenzia un trend di riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione».
«Per raggiungere gli obiettivi europei ‘Fit for 55’ (almeno il 40% di energie rinnovabili entro il 2030) è comunque necessario intensificare ulteriormente la diffusione di questo tipo di energia e aumentare l’efficienza energetica complessiva» ha detto ancora Marnati.