19 Maggio 2025
Sei personaggi in cerca d’autore non è solo una commedia drammatica di Luigi Pirandello ma si tratta di un viaggio profondo nella crisi dell’identità umana. Una commedia oggi più attuale che mai. Ma perché è importante leggere Pirandello a quasi cento anni dalla sua scomparsa?
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Asia Motta

“Sei Personaggi in cerca d’autore” è una commedia teatrale scritta da Luigi Pirandello nel 1921. Si tratta di una delle sue opere più famose e rivoluzionarie, rompe gli schemi tradizionali del teatro, perché mette in scena sei personaggi incompiuti. Esplora il dramma di chi nella vita quotidiana fatica a capire chi è davvero e a farsi comprendere dagli altri.
Si tratta di un’opera estremamente attuale in un’epoca in cui le identità sembrano diventate interscambiabili tra profili social e trend digitali.
Leggere questa commedia offre l’opportunità di comprendere come più di cento anni fa, Pirandello fosse in grado di anticipare una situazione che viviamo quotidianamente.
La sua visione delle maschere sociali, dell’incomunicabilità e della ricerca dell’identità è sorprendentemente attuale.
In questo modo ci fa riflettere su quanto ancora oggi, nel mondo contemporaneo, le persone facciano fatica a definirsi e a farsi comprendere.
La commedia parla di personaggi che non trovano un autore. Racconta una storia di individui che non riescono a trovare sé stessi. Una confusione tra l’essere e l’apparire che oggi più che mai caratterizza la società.
Molte persone cercano il riconoscimento e il senso in un mondo che tende a ridurre l’identità a etichette e profili. I sei personaggi di Pirandello non trovano spazio, linearità e ruolo cercando disperatamente un autore che li definisca dando un senso alla loro storia.
Al centro dell’opera troviamo il tema delle maschere. Ognuno di noi indossa una maschera per aderire alle aspettative altrui e non farci sentire spaesati, proprio come i personaggi di Pirandello. La maschera è necessaria per stare al mondo. Tuttavia interpretare troppo a lungo un
ruolo finisce per farci dimenticare chi siamo davvero.
La riflessione che Pirandello fece ormai più di cento anni fa risulta estremamente attuale. Viviamo in una realtà dove l’immagine è tutto. I social media ci invitano ogni giorno a scegliere una versione da mostrare. Cambiamo modo di vestire, parlare, mangiare e pensare non perché sia realmente un nostro modo di percepire le cose ma perché lo sentiamo richiesto. Cerchiamo di aderire a modelli, rincorrere trend, confrontarci con immagini idealizzate e irraggiungibili perdendo la nostra vera identità. Cerchiamo di definirci, ma finiamo per fare esattamente il contrario.
Pirandello aveva anticipato tutto questo. La società è teatro e gli individui sono personaggi senza una propria personalità.
Pirandello ci mette davanti ad una domanda che vale ancora oggi “chi siamo davvero se togliamo tutte le maschere? Siamo disposti a scoprirlo?”

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