12 Novembre 2025
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Fonte Scienza in rete Il parere della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia sull’obbligo degli Stati di fare tutto il possibile per fermare il riscaldamento globale entro 1,5°C è una grande notizia per la giustizia e l’azione climatica, come racconta Sofia Carra in un articolo di Scienza in Rete. Lo è anche per la scienza, che viene riconosciuta come fonte primaria del diritto internazionale in questo e altri campi.


I cinici dicono che il diritto internazionale è morto sotto le macerie di Gaza e di altri olocausti che si stanno consumando nel mondo in questo momento. Mai disperare, però. È vero, il diritto internazionale non dispone di polizia e manette. Ma questi pronunciamenti danno nuovo supporto alle cause che si moltiplicano in tutto il mondo contro i governi e le società private di combustibili fossili, responsabili della grande maggioranza delle emissioni climalteranti. Facciamocene una ragione, non si può far cambiare idea a tutti. Ma col tempo la via giudiziaria trasformerà gli spregiudicati in pregiudicati.

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