19 Aprile 2024
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Valeria Rombolà l Il 15 Marzo si è stata la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai Disturbi del Comportamento Alimentare. La giornata è stata promossa dall’Associazione Mi Nutro di Vita, in collaborazione con le altre associazioni.

Per le persone che soffrono di questi disturbi, corpo e cibo sono costanti nemici, sintomi di profonde sofferenze interiori: lutti, abbandoni, maltrattamenti.

In Italia oltre 3 milioni di persone soffrono di DCA (disturbi del comportamento alimentare) e oltre l’ 80% hanno subito abusi e maltrattamenti: “L’anoressia e la bulimia sono il sintomo tangibile di un dolore che non si vede, di un disagio psicologico lungamente incubato, segno di una crepa nella memoria o nella vita famigliare”. (Fabiola De Clercq, Fame d’Amore, Rizzoli, 1998). Nell’85% dei casi si tratta di donne adulte, adolescenti e bambine.

Accanto a queste cause così profonde, vi sono sicuramente anche quelle legate all’ossessione alla perfezione, alimentata dal continuo confronto con modelli di bellezza irraggiungibile.

La fondatrice dell’associazione Aba, nata con lo scopo di aiutare le persone affatte da queste malattie, sottolinea come si sia drasticamene abbassata l’età media delle persone affette da questa malattia: “da noi arrivano bambine di 9 anni, questo perchè si rispecchiano nelle loro madri, che contano sempre le calorie ossessionate dall’aspetto fisico”. (Metro,16 marzo 2017, p.4).

La magrezza, non è dunque la causa del problema, ma solo l’esteriorizazzione di un disagio ben più profondo nascosto dentro queste persone: la loro fame più grande è quella d’amore. Bisognerebbe invece trasmettere loro il bellissimo motto dell’associazione Aba: la felicità non ha peso.

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