1 Novembre 2024
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di Jacopo Bianchi | VIDEO | Si chiama Eusalp, è la macroregione alpina di cui fanno parte 48 regioni di 7 stati ed è popolata da 70 milioni di abitanti. Con l’approvazione da parte del Consiglio europeo è diventata una realtà operativa lungo la dorsale di Italia, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein. È la quarta strategia euroregionale riconosciuta dall’Unione Europea (dopo Baltico, Danubio e regione Adriatico-Ionica) e potenzialmente è l’area più ricca di tutto il continente. Sempre che i singoli Stati sappiano lavorare insieme, per elaborare una strategia comune. Se ne è parlato alla Festa dell’Unità di Torino, in un incontro organizzato dal gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. Centrali i temi della collaborazione e della condivisione, da regione a regione e da città a montagna. Solo così -ha spiegato l’europarlamentare PD Mercedes Bresso– si potrà creare un’economia forte, capace di riequilibrare la sproporzione che oggi esiste a tutto vantaggio delle grandi aree del Nordeuropa. Eusalp è stata concepita per ridare centralità alle aree di montagna e gettare le basi per fare delle Alpi un grande laboratorio economico e sociale. I progetti verranno finanziati dalla cooperazione transfrontaliera e dai fondi messi a disposizione dal Piano Junker. In Italia già oggi la montagna è una risorsa per il turismo ambientale e per il settore manifatturiero. Presto potrà diventare una realtà dove sperimentare modelli di sviluppo sostenibile, progetti di green economy e applicare i protocolli della Cop21 di Parigi. Ma per fare questo occorre una voglia di protagonismo delle singole regioni. Piemonte e Trentino hanno già avviato percorsi comuni con le vicine Francia Svizzera e Austria. Occorre che tutti siano meno timidi e più propositivi.

Mercedes Bresso su Eusalp

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