7 Dicembre 2024
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Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 si svolge in un momento cruciale per la transizione del sistema produttivo verso una piena sostenibilità economica, sociale e ambientale, come indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite. La transizione ecologica e digitale, la riduzione delle disuguaglianze, il rafforzamento della competitività, il potenziamento della coesione sociale sono obiettivi per tutti i Paesi del mondo, ma specialmente per il nostro Paese, che appare fuori linea rispetto a quanto necessario per centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile entro la fine di questa decade, come mostrato dal Rapporto ASviS 2023.

Negli ultimi anni, anche sulla spinta delle politiche perseguite dall’Unione europea, l’esigenza di trasformare nel senso della sostenibilità il funzionamento delle imprese, finanziarie e non finanziarie, è stata recepita attraverso il varo di nuove normative volte ad accelerare il cammino verso un sistema economico più giusto e più rispettoso dell’ambiente. Secondo i dati Istat più recenti, in Italia circa il 60% delle imprese ha avviato un percorso di integrazione della sostenibilità nel proprio modello di business, ma con differenze rilevanti di carattere dimensionale e settoriale. Le grandi imprese sono mediamente le più attive in tutte le pratiche di sostenibilità (81,5%), mentre soltanto il 36,1% delle piccole imprese si è mosso in questa direzione. 

Come segnalato anche dalle associazioni imprenditoriali, il settore privato è chiamato a svolgere un ruolo decisivo per compiere il salto verso la sostenibilità, anche per motivi legati alla competitività e alla redditività: infatti, i dati disponibili mostrano come chi ha già investito nella transizione digitale ed ecologica ha ottenuto notevoli ritorni economici, dimostrando che l’impegno per la sostenibilità comporta dei costi, ma anche notevoli vantaggi e opportunità. Peraltro, a partire dal 2024 le aziende europee dovranno porre molta più attenzione nel rendicontare le proprie performance non finanziarie. La nuova Corporate sustainability reporting directive (Csrd), infatti, rappresenta una decisa innovazione nel modo di impostare i rapporti di sostenibilità delle imprese, amplia la platea dei soggetti obbligati alla rendicontazione (da circa 11mila a circa 50mila, di cui 6mila in Italia) e prevede una certificazione da parte di organismi indipendenti. Parallelamente, il nuovo Regolamento delegato sulla tassonomia, entrato in vigore da quest’anno, determina importanti effetti sul mondo della finanza, così come la Direttiva Due diligence per le aziende, ancora in discussione. 

Per sottolineare la centralità delle imprese nella trasformazione del sistema socioeconomico nel senso della sostenibilità l’evento di apertura del Festival 2024 si concentra su questa tematica e si svolge a Ivrea, un luogo simbolo per il capitalismo italiano grazie alla lunga storia dell’Olivetti, un’impresa impostata secondo criteri pioneristici, attenta al ruolo del welfare aziendale e del benessere delle comunità locali, ma anche incapace di leggere correttamente il futuro, un’incapacità che la spinse a cedere il nascente business dei computer nella quale l’azienda era leader mondiale, un errore analogo a quello che stanno commettendo quelle imprese che ritengono la sostenibilità solo un costo o una moda passeggera.

Nel corso dell’evento saranno analizzati sia i potenziali ostacoli che impediscono ancora una piena integrazione della sostenibilità nelle politiche industriali e nelle scelte delle imprese, sia le buone pratiche e le soluzioni concrete già presenti nell’economia italiana che consentono alle imprese nuove forme di creazione di valore economico, ma anche ambientale e sociale. Protagonisti della politica, del mondo imprenditoriale e della società civile si confronteranno sulle diverse tematiche, anche al fine di elaborare proposte concrete per consentire al nostro Paese di accelerare la transizione verso la sostenibilità a tutto campo e cogliere i benefici economici, sociali e ambientali che da essa discendono. Inoltre, l’incontro sarà l’occasione per presentare il Rapporto di Primavera ASviS “Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile”. 

L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale continua degli iscritti all’ODCEC Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ed è nel Programma di “Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024”.

A conclusione dell’evento, l’Alleanza e Music innovation hub offriranno ai partecipanti e alle partecipanti la possibilità di assistere alla performance di Kety Fusco, un’artista unica e innovativa, che inaugurerà il percorso di Heroes Festival insieme al Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Kety Fusco è un’arpista che si impegna a innovare lo strumento più antico e tradizionale che esista. Ha pubblicato il suo album d’esordio Dazed nel 2020 e da allora è costantemente e instancabilmente in tour. Ha suonato in festival e luoghi straordinari come il Montreux Jazz Festival, l’Arena di Verona, l’Eurosonic Festival, il Castello Sforzesco e, soprattutto, la Royal Albert Hall di Londra, dove ha presentato il suo nuovo album The Harp Chapter I (primo capitolo di una trilogia che si estende su tre anni per scoprire tutti i possibili suoni che si possono fare usando un’arpa elettrica e una classica arpa) in una Elgar Room sold out. Nel 2021 ha partecipato al programma internazionale Keychange e ha suonato per la campagna dei 17 SDGs dell’Onu. 

Per gli iscritti ai canali ASviS è disponibile fino al 31 maggio il codice sconto olivetti-ASVIS, messo a disposizione dall’Archivio storico Olivetti per gli acquisti nello store. Per usufruire dello sconto online, basta inserire codice e cliccare su “applica codice promozionale”. 

Per partecipare in presenza è necessario registrarsi attraverso il modulo dedicatoL’evento verrà trasmesso anche in diretta streaming su questa pagina, sulla pagina Facebook dell’ASviS e sul canale YouTube dell’ASviS.

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