27 Luglio 2024
Share

Si celebra in questi giorni la giornata mondiale del rifugiato (20 giugno) e per l’occasione anche il neonato Polo del Novecento ospita incontri e proiezioni a tema. Una tre giorni dal 20 al 22 giugno dedicata al tema della memoria e dell’accoglienza dal titolo “I bianchi e gli altri”, un momento di riflessione per esplorare in che modo l’arte possa spingerci oltre la barriera razziale e razzista, la cosiddetta “linea del colore” di cui parlava W.E.B. DuBois, teorico della liberazione degli afroamericani.

La tre giorni di lavori si è inaugurata lunedì sera nello spazio di via del Carmine 14 con “Sconfinanti. Il cinema dei F.lli De Serio”. Nel corso della serata sono stati presentati alcuni dei documentari più significativi sul tema dell’immigrazione curati dai F.lli De Serio, di cui è da poco uscito in sala “I Ricordi del fiume” che proprio tratta l’operazione di smantellamento del Platz, uno dei più grandi accampamenti europei Rom che sorgeva alle porte di Torino.

 

I F.lli Massimiliano e Gianluca De Serio hanno ricordato come il loro lavoro documentaristico nasca dal comune interesse per gli spazi urbani di Torino ed in particolare dall’uso di mezzi pubblici (spazi in  movimento ma che soprattutto consentono di attraversare i luoghi) a bordo dei quali hanno potuto osservare le varie comunità di migranti che popolano la città e che li affollano. Storie di ordinaria emarginazione, come quella narrata in Mio fratello Yang (2004), in cui un’immigrata cinese con evidenti difficoltà linguistiche subentra alla sorella morta di Yang per avere una nuova identità in un paese, l’Italia, che spera possa offrirle una nuova vita. O ancora, la storia di Maria Jesus (2003), immigrata dal Perù che narra la dura lotta contro i trafficanti di immigrati. Storie che si intersecano nel percorso dei F.lli De Serio, fatto anche di cinema di finzione (Sette opere di Misericordia, 2012), la video arte, il teatro (Stanze/Qolalka) che hanno voluto ripercorrere di fronte alla platea del Polo del Novecento.

Ieri sera, invece, ha avuto luogo Tenere traccia. Il Museo della Memoria del Mare, un museo per contenere la memoria delle tragedie che hanno colpito i nostri mari in questi dolorosi anni di guerre e di fughe da parte dei superstiti in cerca di salvezza e di una nuova opportunità di vita. Sta sera si chiude con il concerto dei Ball Fall Negro.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *