
Strisce blu, un bene di lusso
— 22 Gennaio 2018Deborah Pedone | Pagare la sosta sulle strisce blu in base al proprio reddito è legittimo. Almeno secondo il Tar del Piemonte, che ha dato ragione al Comune di Torino, respingendo i ricorsi presentati da due residenti nel quartiere Crocetta.
Nulla di «abnorme e sproporzionato» nella tariffa, scrive il Tar: «il passaggio al sistema tariffario, correlato alla capacità reddituale dei cittadini residenti, è espressione di una legittima valutazione discrezionale dell’Amministrazione».
I torinesi a breve dovranno, dunque, pagare una cifra compresa tra i 45 e i 180€: da zero a 20mila euro di reddito Isee la cifra rimarrà di 45€, calerà a 35 per coloro che possiedono una vettura con una potenza inferiore ai 100 kilowatt e un reddito sotto i 12mila €. Oltre i 20mila euro, invece, costerà 90€ per la fascia intermedia (fino a 50mila€) e 180 oltre i 50mila € di reddito annuo Isee.
Un provvedimento che ha scontentato i molti che, pur pagando, non sempre hanno la possibilità di parcheggiare le proprie auto sotto casa, dal momento che i parcheggi non sono abbastanza per tutti.
Soddisfatto il sindaco Chiara Appendino, che commenta così la sentenza sui suoi social: «noi ne eravamo certi: è un principio sacrosanto contenuto nell’articolo 53 della Costituzione». Parole che non sono piaciute al capogruppo del PD, Stefano Lo Russo: è surreale -ha detto Lo Russo- il fatto che una sindaca goda pubblicamente nel bastonare i cittadini di tasse.
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