27 Luglio 2024
Deborah Pedone | In tutto il mondo gli orti urbani sono realtà ormai largamente diffuse. Torino, nel 2017, ha creato una vera e propria rete monitorata di Orti Urbani, OrMe, per stimolare sintonia e collaborazione tra le diverse esperienze nate in città. Ad oggi si contano due milioni di metri quadrati di orti e aree agricole
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Deborah Pedone | In tutto il mondo gli orti urbani sono realtà ormai largamente diffuse. Torino, nel 2017, ha creato una vera e propria rete monitorata di Orti Urbani, OrMe, per stimolare sintonia e collaborazione tra le diverse esperienze nate in città. Ad oggi si contano due milioni di metri quadrati di orti e aree agricole.

Riscoprire il piacere di lavorare la terra, coltivare i propri prodotti, ma anche creare momenti di scambio e formazione: gli orti urbani nascono proprio con l’idea di essere un punto di incontro e relazione tra persone di ceti, nazionalità, età differenti. Molti di loro, come l’Associazione Parco del Nobile e Il Giardino Tonolli della Circoscrizione 4, hanno dato il via a collaborazioni con le scuole, per dare una maggiore consapevolezza alle generazioni del futuro.

Orti urbani, didattici e sociali: l’obiettivo è pressoché lo stesso, cambiano -semmai- le dinamiche del lavoro. Per orto urbano si intende un appezzamento di terreno destinato alla produzione di fiori, frutta ed ortaggi per i bisogni dell’assegnatario e della sua famiglia.

Nella Circoscrizione 6, tra via Botticelli e Strada Settimo, nel complesso del Parco dell’Arrivore, fin dal 1994 si fa avanti l’ipotesi di creare un’area destinata alla coltivazione, tramite assegnazione da parte del Comune, di appezzamenti di terra. Un’iniziativa non solo sociale, destinata principalmente ai pensionati della Circoscrizione, ma anche (e soprattutto) uno strumento essenziale per recuperare un’area avviata all’abbandono, occupata precedentemente da accampamenti Rom.

Bonificata, l’area ospita oggi circa 100 mq di lotti. «Quando piove e non posso venire qui non so cosa fare a casa» dice uno dei pensionati dal proprio appezzamento, mentre si prende cura del suo orto. Incontro, lavoro e passione: è quello che si percepisce passeggiando tra gli appezzamenti dell’Arrivore.

Non solo sociale ma anche didattico, dunque. È il caso della seconda edizione di OrTo, inaugurata lo scorso 11 aprile, di fronte al piazzale di Eataly. Il nuovo orto urbano di Nizza Millefonti, quest’anno dedicato ai semi e alla biodiversità, ha accolto i bambini dalle diverse scuole del quartiere.

L’iniziativa, promossa da Eataly, coordinata da OrtiAlti, in collaborazione con Messer Tulipano, continuerà fino al 24 settembre e coinvolgerà i bambini dell’Ospedale Regina Margherita. Molte le attività in programma, prima fra tutte L’orto in Cassetta: appuntamento di tutti i sabato mattina per imparare a prendersi cura di un orto anche sul balcone di casa propria.

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