13 Maggio 2024
JB | Video | Chi soffre delle forme più gravi di elettrosensibilità vive un'esistenza difficile, se non impossibile in una società sempre più connessa come è la nostra. Lo ha raccontato molto bene il regista francese Marc Khanne, con un docufilm presentato durante la rassegna Ambiente e Salute
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JB | Video | Chi soffre delle forme più gravi di elettrosensibilità vive un’esistenza difficile, se non impossibile in una società sempre più connessa come è la nostra. Mal di testa, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, tachicardia e disturbi all’udito si presentano puntuali, tutte le volte che ci si trova vicino a un’installazione o a un apparecchio che produce un c.e.m, cioè un campo elettromagnetico.

Lo ha raccontato molto bene il regista francese Marc Khanne, autore di Cherche Zone Blanche désespérément, docufilm presentato durante la rassegna astigiana Ambiente e Salute curata da CinemAmbiente.

La pellicola raccoglie le testimonianze di chi ha dovuto abbandonare casa, lavoro e città e rifugiarsi in quelle Zone Bianche, foreste e grotte, dove le onde elettromagnetiche della telefonia cellulare ancora non arrivano.

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