
Cherche Zone Blanche, malati di elettrosensibilità
— 28 Ottobre 2018JB | Video | Chi soffre delle forme più gravi di elettrosensibilità vive un’esistenza difficile, se non impossibile in una società sempre più connessa come è la nostra. Mal di testa, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, tachicardia e disturbi all’udito si presentano puntuali, tutte le volte che ci si trova vicino a un’installazione o a un apparecchio che produce un c.e.m, cioè un campo elettromagnetico.
Lo ha raccontato molto bene il regista francese Marc Khanne, autore di Cherche Zone Blanche désespérément, docufilm presentato durante la rassegna astigiana Ambiente e Salute curata da CinemAmbiente.
La pellicola raccoglie le testimonianze di chi ha dovuto abbandonare casa, lavoro e città e rifugiarsi in quelle Zone Bianche, foreste e grotte, dove le onde elettromagnetiche della telefonia cellulare ancora non arrivano.
Guarda l’approfondimento
Related Articles
-
-
ARPA: Porte Aperte all’Ambiente 2021
16 Giugno 2021 -
2019, un anno di news su Ecograffi
27 Dicembre 2019 -
Ad Asti quattro giorni di “Ambiente & Salute”
22 Ottobre 2018 -
Clima e resilienza, come cambia l’ambiente
28 Giugno 2018
fuorisacco
L’Esercizio Fisico è un Farmaco
— 25 Giugno 2022Giorgio Diaferia La specializzazione Universitaria in Medicina dello Sport ha cambiato nome in questi ultimi anni chiamandosi ora Medicina dello…
Video & TV
Antropos – ViverSano 2022
lo scaffale
Bill Gates : Come prevenire la prossima pandemia
— 12 Giugno 2022La pandemia da COVID-19 non è ancora finita, ma i governi di tutto il mondo, mentre lavorano per lasciarsela alle…
-
IN COLLABORAZIONE
-
noi parliamo di…
#LaSalute 10 ottobre acido ialuronico acqua alimentazione Ambiente Animali antonella frontani antropos appendino cambiamenti climatici carlotta viara Cinema circonomia clima co2 coronavirus covid covid19 Ecograffi Ecologia economia circolare enpa environment Festival giorgio diaferia inquinamento italia jazz legambiente pandemia pd piemonte Po prevenzione rete7 ricerca Salone del Libro salute Sanità sostenibilità sport torino vas virus
Lascia un commento