29 Aprile 2024
Eleonora Altieri | Dal 21 al 23 febbraio Torino torna a essere capitale italiana del dibattito culturale sul cibo con la quarta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare
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Eleonora Altieri | Dal 21 al 23 febbraio Torino torna a essere capitale italiana del dibattito culturale sul cibo con la quarta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare. Per tre giorni il centro congressi di “Torino Incontra” ospiterà aziende, associazioni, professionisti del settore che proveranno a dare una risposta a una sempre più crescente richiesta di informazione e chiarezza sugli alimenti che tutti i giorni portiamo in tavola.

Il festival sarà occasione per parlare di salute, futuro e integrazione. Ma soprattutto di sicurezza, a iniziare dalle notizie spesso allarmanti che si diffondono senza controllo  sul web: prima era l’olio di palma, ora le microplastiche. L’obiettivo di questo Festival è infatti soprattutto dare una corretta informazione, affinché notizie false e incontrollate non facciano presa sugli individui.  E l’unico modo è quello di formare chi parla di cibo: i giornalisti.

La formazione partirà da un nodo centrale delle politiche alimentari: la sicurezza. Ne parleranno esperti del Ministero della Salute, militari dei Nas, tecnici delle Asl. Ma in agenda anche il rapporto tra cibo e web, gli acquisti online, le fake news e il cibo come forma di integrazione culturale.

Anche la scuola avrà un suo spazio durante il festival: saranno proprio i ragazzi delle scuole a preparare i pranzi che verranno serviti, grazie ai prodotti forniti dalle aziende partner dell’evento. Un modo per mettere in pratica quanto imparato nelle aule di molti istituti, dove, con il supporto della Fondazione Veronesi, vengono affrontate materie nuove per la scuola tradizionale, come appunto l’educazione alimentare, il rapporto tra consumi e ambiente, le ricadute di una semplice scelta al supermercato.

A completare l’offerta informativa e formativa del festival saranno i laboratori che daranno a tutti la possibilità di conoscere  e apprezzare la vera mozzarella di bufala o la ricchezza del pesce del nostro mare. Tre giorni per imparare, capire, diffondere. Per chi vuole sapere e chi deve saper informare.

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