19 Aprile 2024

Fibromyalgia vector illustration. Diagnosis symptoms labeled diagram. Problems with jaw, joints, skin, muscle, eyes, urinary and reproductive system. Reason of fatigue.

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GD La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani.

Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Questa condizione viene definita “sindrome” poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti (un segno è ciò che il medico trova nella visita; un sintomo è ciò che il malato riferisce al dottore). (Fonte AISF)

La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. Sebbene possa assomigliare ad una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari. La fibromialgia è in effetti una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli.

La sindrome fibromialgica manca di alterazioni di laboratorio. Infatti, la diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. Alcune persone possono considerare questi sintomi come immaginari o non importanti. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso, e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.

Per ulteriori informazioni consulta il sito.

Le varie Associazioni Nazionali si stanno muovendo per il riconoscimento della patologia, ovvero il suo inserimento nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Anche questo percorso, purtroppo, è rimasto in sospeso. Il parere della Commissione LEA (riunitasi il 10 dicembre 2020) è stato favorevole, inserendo formalmente la FM nei nuovi LEA, ma questi non sono ancora stati pubblicati a causa del blocco del c.d. “Decreto Tariffe” (gennaio 2022) in Conferenza Stato-Regioni. Il suddetto Decreto prevede l’attuazione dei LEA del 2017, senza la quale i nuovi LEA non possono essere approvati. Pertanto, di fatto non si è ancora ottenuto nulla, se non un parere favorevole.

Se, la situazione si sbloccherà e i nuovi LEA saranno finalmente pubblicati, l’esenzione non sarà data a tutti, ma assegnata secondo dei criteri di severità precedentemente stabiliti con studio scientifico multicentrico, chiesto dall’Istituto Superiore di Sanità per ridurre il numero dei pazienti aventi diritto alla gratuità. Inoltre, non tutte le prestazioni o terapie saranno in esenzione, ma solo una parte di esse.

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