20 Aprile 2024
Dora Mercurio | EcoGraffi ha intervistato Lo Scribacchino, creator digitale, per parlare del rapporto tra libri e social
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EcoGraffi ha intervistato Lo Scribacchino, creator digitale, per parlare del rapporto tra libri e social

di Dora Mercurio

Con oltre 29 mila followers su Youtube e 67 mila su TikTok Lo Scribacchino, al secolo Andrea Presenti, 31 anni appena compiuti, è uno dei creator più apprezzati nel mondo social.

Toscano, di professione copywriter, ha trasformato, come molti, la sua passione per i libri in un “secondo lavoro” . Ma cosa lo differenzia dagli altri mille profili che popolano il web?

Sicuramente incide la sua ironia nel parlare di un argomento, la lettura, che in periodo storico dominato da video e serie tv, fa fatica ad attrarre soprattutto i più giovani.

Secondo un’indagine condotta lo scorso anno dalla piattaforma di apprendimento online GoStudent e riportata dal Sole24Ore, nel 2021 in media gli italiani hanno letto meno di 12 libri: il 10% dei ragazzi ha letto al massimo due libri e si attesta a meno del 2% la percentuale di chi ha letto cinquanta libri o più. Clicca qui per l’articolo

Ma i social sono l’alternativa al “passatempo dei libri” o possono essere uno strumento che avvicina, magari proprio i giovani alla lettura?

Forse, il successo o meno che gli ormai famosi “Booktoker” hanno sulle varie piattaforme dipende anche dalla scelta dei libri che decidono di consigliare ai propri followers. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori nel 2022 sono stati pubblicati 76.575 titoli, ma non tutti riscuotono successo sui social. (Clicca qui per consultare tutti i dati AIE)

Cosa determina quindi il successo di un libro sui social? Ci sono dei libri di cui è più semplice “parlare” online?

Ma poi, è così importante che un libro venga discusso online? Sebbene nel 2022 le librerie “fisiche” abbiano recuperato un po’ della quota di mercato (+ 4,6% rispetto al 2021), sono quasi quotidiane le notizie di librerie anche storiche che ogni giorno chiudono i battenti. Possiamo quindi dire che siamo arrivati a un nuovo livello della vendita e della comunicazione editoriale? Forse si. Forse oggi i social si sono trasformati in una “enorme libreria virtuale” e questo obbliga in qualche modo anche lo scrittore più restio, ad aprirsi il proprio profilo in cui pubblicizzare le sue opere.

Sappiamo ormai che “demonizzare” i social non è la strada giusta da percorrere soprattutto se vogliamo comunicare qualcosa alle nuove generazioni. Valori, idee, paure e sentimenti spesso oggi passano attraverso il web così come il confronto, le rassicurazioni e l’incoraggiamento.

Andrea, ne è un esempio. Da quando nel 2013 ha creato il suo primo profilo ha aperto una finestra non solo sul mondo dei libri, ma anche sulla sua vita che spesso lo ha messo a dura prova. Forse allora, in alcuni casi almeno, uno schermo, una webcam, una chat possono accorciare le distanze, insegnare qualcosa di positivo e magari creare legami sinceri.

Comunque la si pensi, i social oggi fanno parte delle nostre vite, della nostra quotidianità. Tanto vale utilizzarli nel miglior modo possibile, così come fa Lo Scribacchino.

Potete seguire Lo Scribacchino sui suoi profili social:

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