18 Aprile 2024
Chiara Cuttica | Giovanni Saccani dirige la Biblioteca Reale di Torino dal 2012 con la mission di comunicare un nuovo concetto di biblioteca. "La collaborazione con enti diversi permette di far emergere le potenzialità del patrimonio culturale, offrendo un servizio unico e di qualità ai lettori, ricercatori, visitatori che ogni giorno entrano in questo luogo"
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Chiara Cuttica | Giovanni Saccani dirige la Biblioteca Reale di Torino dal 2012 con la mission di comunicare un nuovo concetto di biblioteca. “La collaborazione con enti diversi permette di far emergere le potenzialità del patrimonio culturale, offrendo un servizio unico e di qualità ai lettori, ricercatori, visitatori che ogni giorno entrano in questo luogo”.
Ma quale linguaggio comunicativo può soddisfare questo tipo di necessità? “Il processo di valorizzazione è cominciato nel momento in cui si è deciso di abbattere ogni tipo di barriera, non solo architettonica, per garantire davvero un cambiamento di prospettiva. Già l’uso multimediale e interattivo degli strumenti offerti dalla biblioteca avvicina un target eterogeneo di persone”.
Sulla scia di questa sensibilità nasce il progetto comunicativo ‘La Biblioteca Reale si racconta’. Viene inaugurata proprio in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle persone con Disabilità e ha l’obiettivo di realizzare una fruizione della biblioteca anche per gli ospiti ipovedenti e con problemi di dislessia.
“I luoghi pubblici -spiega Giovanni Saccani–  non sempre soddisfano completamente i bisogni della collettività e quindi bisogna scegliere dove investire le proprie risorse. Ecco perchè la Biblioteca Reale propone questo servizio per avvicinare. Più del 3% dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia viene considerato dislessico, un problema per accedere allo studio durante la crescita. Ecco perché proprio in questo luogo di approfondimento e ricerca nasce la novità.
20151203_110414“Nel concreto stiamo inserendo dei pannelli che creino un percorso descrittivo degli elementi principali della biblioteca; questi ultimi sono stati realizzati dopo una ricerca scientifica effettuata sui font, sui colori, sulle forme grazie alla collaborazione della casa editrice Apax. Semplificare un testo non vuol dire banalizzarlo, ma riadattarlo in base alle esigenze.
“L’obiettivo ultimo della mostra resta infatti quello di concepire un messaggio in maniera semplice, chiara e breve rendendo accattivante il contenuto. I primi due pannelli presenti sono introduttivi e trattano la storia della biblioteca di come è adesso e di come era; il prossimo pannello riguarderà i soffitti”.
“Il cammino anche se è lungo è già iniziato e il prossimo passo -conclude Giovanni Saccani- sarà quello di presentare strumenti per comunicare i contenuti della biblioteca anche a persone non udenti”.

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