15 Maggio 2024
Share

di Cristina Colet | VIDEO | Come ultimi esemplari di una razza in via d’estinzione, le superstiti del disastro di Chernobyl si riuniscono nei loro villaggi d’origine, ostinate a voler trascorrere gli ultimi anni di vita nei luoghi a loro più cari, nonostante siano ormai una Dead Zone, zona ad alto livello di radazioni a ridosso della centrale nucleare di Chernobyl. Qui la vita bucolica, fatta di coltivazione di piccoli appezzamenti terrieri, la raccolta dei frutti e l’allevamento di piccoli animali, si è fermata al 1986 quando il reattore numero 4 della centrale è esploso provocando oltre 4000 casi di malati di tumore alla tiroide, e un numero mai accertato di morti.

Babushkas di Chernobyl è il film documentario di Holly Morris e Anne Bogart su una forma di resistenza che queste donne hanno attuato strenuamente, introducendosi illegalmente nelle zone contaminate dalle radiazioni pur di ritornare alle loro vite di un tempo. Incoscienti sui rischi che corrono, o meglio impavide nel voler continuare a vivere nella Dead Zone,  le loro storie si accostano a quelle di ragazzi scriteriati che si addentrano nell’area contaminata per emulare un videogioco molto popolare.

 

Anche quest’anno il Festival Cinemambiente registra ampia presenza in sala, trattando temi d’attualità, tra i quali quello dei rifugiati ambientali, dell’impatto che il sistema economico di molti paesi ha sull’ambiente, dello smaltimento dei rifiuti.

Non resta che attendere il prossimo importante compleanno (la 20sima edizione) di Cinemambiente, che si conferma un importante appuntamento per riflettere sullo stato di salute del pianeta, unico vero spettacolo che valga la pena di essere vissuto, come ricorda il suggestivo manifesto della 19a edizione che si concluderà tra poche ore.

show_img.php

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *