17 Maggio 2024
Si terrà il 27 ottobre, in via Di Nanni, l'inaugurazione di Luci d'Artista che, in onore del loro ventesimo anniversario, quest'anno illumineranno fino al 14 gennaio 2018 anche la periferia della città
Share

Deborah Pedone | Si terrà il 27 ottobre, in via Di Nanni, l’inaugurazione di Luci d’Artista che, in onore del loro ventesimo anniversario, quest’anno illumineranno fino al 14 gennaio 2018 anche la periferia della città.

Le Luci si sono accese per la prima volta nel 1997, quando la facciata di Porta Nuova fu decorata dal maestro Emanuele Luzzati, uno dei dodici artisti selezionati attraverso un concorso per l’occasione. Da allora illuminano Torino durante il periodo delle festività natalizie.

Quest’anno undici installazioni verranno allestite in zone periferiche della città, quattordici illumineranno vie e piazze del centro, dando spazio e risalto a tutte le venticinque opere realizzate fino ad oggi.

Nella Circoscrizione 3 (SanPaolo Cenisia Pozzo Strada Cit Turin) verrà installata l’opera di Valerio Berruti Ancora una volta, realizzata interamente con luci a basso consumo energetico e materiali eco sostenibili. Le figure rosse dell’opera Noi di Luigi Stoisa si intrecciano invece nella Circoscrizione 4 (San Donato Campidoglio Parella). Nella Due, in piazza Santa Rita, L’amore non fa rumore di Domenico Pannoli: «può essere il punto di partenza ma mi piacerebbe portare le Luci d’Artista in posti ancora più periferici, come via Pavese o via Vigliani a Mirafiori Sud, dove sono presenti due importanti mercati» ha detto la presidente Luisa Bernardini. Ice Cream Light di Vanessa Safavi illuminerà piazza Eugenio Montale nella Cinque: una scelta che non ha però convinto proprio tutti. Una parte dei commercianti avrebbe preferito che l’illuminazione fosse installata in spazi limitrofi al cantiere di corso Grosseto, dove -dicono- si respira aria di disagio e insofferenza.

Le Luci torneranno anche in via Vanchiglia, orfana delle installazioni da ben diciannove anni. Qui i commercianti sperano che le Luci possano riqualificare, almeno in parte, il quartiere.

«I cambiamenti passano anche dai segnali. Un gesto simbolico con cui ribadiamo la nostra ferma intenzione di riunire la Città di Torino in un’unica comunità» afferma Chiara Appendino, che con queste parole ha presentato il nuovo corso della manifestazione, realizzata con la collaborazione di Fondazione Teatro Regio Torino, IREN, Fondazione CRT, Compagnia San Paolo e Intesa Sanpaolo.

Le Luci d’Artista hanno riscosso, in questi anni, un enorme successo, portando turisti e curiosi in città. L’idea, poi, è stata adottata nel 2006 anche da Salerno, a dimostrazione che proposte come questa sono a tutti gli effetti un esempio da imitare. Inoltre, arricchire l’intera area metropolitana può essere un punto di partenza per ricostruire l’immagine di alcuni quartieri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *