15 Maggio 2024
JB | Ci sarà anche Italia in Comune al fianco di Sergio Chiamparino nella corsa alla presidenza della Regione Piemonte alle elezioni di maggio. L’accordo non è ancora stato formalizzato nei dettagli ma la volontà del presidente uscente e di Federico Pizzarotti è chiara
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JB | Ci sarà anche Italia in Comune al fianco di Sergio Chiamparino nella corsa alla presidenza della Regione Piemonte alle elezioni di maggio. L’accordo non è ancora stato formalizzato nei dettagli ma la volontà del presidente uscente e di Federico Pizzarotti è chiara: trovare un punto di intesa e provare a replicare in terra sabauda quanto già fatto a livello sperimentale in Sardegna, dove il partito fondato dal primo cittadino di Parma appoggia, con il centrosinistra, la candidatura di Massimo Zedda.

A testimoniare i passi in avanti verso l’intesa è l’avvenuto incontro di sabato pomeriggio tra Chiamparino e Pizzarotti, un faccia a faccia voluto e mediato dal sindaco di Lauriano Matilde Casa, riferimento piemontese e membro del direttivo nazionale di Italia in Comune.

«Il Piemonte deve cogliere l’opportunità di far parte fin dagli albori di un nuovo soggetto politico nazionale – ha detto Matilde Casaun soggetto che ha l’obiettivo di migliorare la società in cui viviamo e unire le persone che vogliono agire per dare all’Italia un futuro migliore».

E proprio le prossime elezioni sono per Italia in Comune un punto di partenza, al quale presentarsi preparati e il più strutturati possibile. L’arrivo a Torino di Federico Pizzarotti è stato così anche l’occasione per battezzare la nascita delle prime due sezioni piemontesi di Italia in Comune, a Torino e Pinerolo, e incontrare il nucleo del neonato gruppo dirigente. Insieme alla sindaca di Lauriano sono al lavoro Antonio Spinelli, già assessore all’Ambiente e alle Partecipate di Pinerolo e Giorgio Diaferia, presidente dell’associazione Torino Viva.

Chiamparino, come si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro, auspica ora che Italia in Comune «possa partecipare con il giusto rilievo alla coalizione» che dovrà sostenerlo alle regionali, sulla base di quel “Manifesto per il si” attorno al quale il presidente sta cercando di far convergere più soggetti ed esperienze, liste e movimenti compresi. Un manifesto che sarà portato da Matilde Casa sui tavoli del coordinamento e del direttivo nazionale, per trovare un’intesa.

Un accordo che sembra però essere più che alla portata perché, spiega ancora Casa, «il nostro è un partito fondato da sindaci ed è nato da amministratori pragmatici che guardano al concreto e alle cose da fare». Poco spazio alla speculazione, dunque, e subito al lavoro sulle urgenze non più procrastinabili.

Ma febbraio sarà soprattutto il mese dei contatti e del lavoro di mediazione, per capire se esistono i margini per un apparentamento con liste o consiglieri uscenti o se Italia in Comune dovrà scendere nelle piazze e raccogliere le firme a sostegno della candidatura del partito. Un’eventualità quest’ultima, dice Matilde Casa, che «non spaventa».

Intanto è già stato fissato un primo appuntamento pubblico e di confronto su uno dei temi cari al direttivo piemontese e che Italia in Comune porterà in campagna elettore: il 17 marzo al Bunker di Barriera Milano si parlerà di salute e ambiente.

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