12 Maggio 2024
VIDEO | È andata in onda il 23 gennaio la prima puntata della nuova edizione di Antropos, il programma televisivo che approfondisce temi riguardanti la salute, l’ambiente, le politiche sociali
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Carlotta Viara

È andata in onda ieri, domenica 23 gennaio 2022, la prima puntata della nuova edizione di Antropos, il programma televisivo che approfondisce temi riguardanti la salute, l’ambiente, le politiche sociali.

Prodotta dalla emittente Telecupole Piemonte ed a cura della redazione di EcoGraffi in collaborazione con V.A.S., la trasmissione è condotta dal medico e giornalista dott. Giorgio Diaferia.

In studio, due ospiti d’eccezione: il prof. Giovanni Di Perri, ordinario di malattie infettive presso l’Università di Torino, ed il prof. Enrico Pira, direttore della medicina del lavoro-tossicologia-epidemiologia industriale presso il dipartimento di scienze della sanità pubblica e pediatriche dell’Università di Torino.

Argomento trattato – di grandissima attualità – la nuova variante del SARS-Cov-2, in sigla  per gli addetti ai lavori B.1.1.529, ma a tutti nota come variante Omicron.

Contributi di alto profilo, per meglio conoscere e comprendere le origini, le caratteristiche peculiari, le potenziali implicazioni, i possibili sviluppi diquello che di questi tempi può senz’altro considerarsi il nostro peggior nemico.

Con le sue 49 mutazioni rispetto al virus originale, rappresenta ancora per molti aspetti un’incognita; tra i tanti dubbi, dati scientifici e statistici alla mano, un’evidenza: l’estrema contagiosità.

Un po’ dappertutto sono in atto le contromisure per combattere la sua avanzata e contenerne la portata invasiva, soprattutto nei settori chiave della società.

Quali in particolare gli strumenti con cui si è “attrezzato” il mondo accademico locale? L’Università degli Studi di Torino si è per esempio dotata di un hub vaccinale, inaugurato a dicembre nella ex sede del quotidiano “La Stampa”; specializzandi in medicina del lavoro, coadiuvati da infermieri tirocinanti, effettuano, sotto la supervisione di responsabili senior, una media di 400 vaccinazioni giornaliere.

Le criticità da affrontare sono innumerevoli: tracciabilità, trasporti, tamponi … per contrastare la rapida evoluzione di un “fenomeno” la cui crescita esponenziale a livello internazionale si imputa anche, in parte, alla mancata/carente copertura vaccinale dei paesi più poveri.

Sull’adeguatezza della coperturadel vaccino in termini di numero di dosi, peraltro, il dibattito è acceso pure a livello nazionale, così come molto si discute circa l’obbligatorietà dello stesso, con specifico riguardo al mondo del lavoro.

Passando alla previdenza sociale, tra i vari interrogativi che emergono, vi è quello relativo alla disparità di trattamento, in ambito medico, tra il personale sanitario ospedaliero e quello convenzionato (medici di base), posto che l’Inail non riconosce a questi ultimi l’infortunio sul lavoro qualora si ammalino di covid durante il loro operato.

Un accenno poi al potenziamento, grazie ai fondi stanziati dal Pnrr, delle case della comunità,importanti “filtri” per decongestionare le strutture ospedaliere e smaltire le ormai lunghissime liste d’attesa (una vera e propria emergenza nell’emergenza) per le altre patologie.

A seguire molti spunti interessanti sul fronte delle novità terapeutiche e preventive – infase di studio e di sperimentazione -perdebellareil flagello, fermo restando che il mezzo più efficace è la vaccinazione “a tappeto”.Estenderla all’età pediatrica, ampliarla a tutte le categorie.

Da ultimo un appello rivolto ai no vax o comunque agli indecisi: in risposta ad un’informazione spesso fuorviante, contano solo i dati, i numeri, le indicazioni della scienza. Il vaccino funziona.

Per seguire le prossime puntate: di domenica ore 17.30 su TCP LAN15 Piemonte, SKY 824 , Tv Sat 422, Liguria LCN 94, Lombardia LCN 119.

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