
Torino Esposizioni, la nuova biblioteca di Torino
— 19 Ottobre 2022Torino avrà una nuova Biblioteca Centrale. Troverà sede non più nell’edificio in via della Cittadella 5, zona Quadrilatero, ma nei 20mila mq dei padiglioni 2 e 4 dell’ormai inutilizzato complesso di Torino Esposizioni. A finanziare l’opera, i fondi messi a disposizione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,
Martedì 18 ottobre la Società di Committenza della Regione Piemonte ha illustrato il progetto di fattibilità economica della biblioteca cittadina al sindaco Stefano Lo Russo e agli assessori.
Tra il parco e il fiume
Il Parco del Valentino e il fiume Po, vicini alla struttura, saranno la cornice naturalistica della biblioteca. «Il progetto del Parco del Valentino rappresenta un’opportunità straordinaria per riqualificare un patrimonio architettonico unico e al contempo valorizzare il parco e il tratto interessato del Po in raccordo con il Castello del Valentino del Politecnico» ha spiegato Lo Russo. «Le risorse del PNRR ci consentiranno di realizzare una delle più grandi opere culturali e ambientali della storia della città».
La nuova biblioteca sarà accessibile dal Parco e da Corso Massimo d’Azeglio. Includerà un atrio sempre aperto al pubblico fornito di caffetteria, bookshop, luoghi di lettura e di studio. Non sarà solo un luogo di conoscenza, ma anche d’incontro tra generazioni e culture.
Il progetto rientra all’interno del piano di riqualificazione “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro”, riguardante l’area del fiume Po e in particolare del Parco del Valentino e i luoghi pubblici attorno ad esso. Grazie alle risorse provenienti dal governo, non solo verrà creata la nuova Biblioteca Centrale, ma verrà restaurato il Borgo Medievale e ripristinata la navigazione sul fiume Po.
Obiettivo temporale, la fine del 2026 come deciso dall’UE nell’ambito dei progetti finanziati dal PNRR.
Un po’ di storia
Dal 1938 al 1989 il complesso di Torino Esposizioni fu il principale polo fieristico della città. Inizialmente costruito come sede per ospitare sfilate di moda, venne trasformato nel corso degli anni e fu sito di svariate edizioni del Salone dell’Automobile. Poi arrivò la riqualificazione della ex fabbrica della FIAT a Lingotto e tutto ciò che riguardava fiere ed esposizioni nella città fu spostato nell’omonimo quartiere.
Anche se lasciato a se stesso, si cercò comunque di usare il complesso di Torino Esposizioni in altre occasioni, come per i Giochi Invernali del 2006.
Il piano di riqualificazione sarà un’importante occasione per rimettere in sesto quei luoghi pubblici torinesi pieni di potenzialità ma da troppo tempo abbandonati a se stessi.
(G.S)

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