
Tiangong-1, per la Protezione Civile Italia a rischio
— 23 Marzo 2018JB | La stazione spaziale Tiangong-1 continua ad avvicinarsi alla Terra e le sue traiettorie tornano a interessare l’Italia. Un’eventuale caduta di frammenti potrebbe avvenire nei giorni di Pasqua e riguardare le regioni a sud dell’Emilia-Romagna. Lo scrive la Protezione Civile in una lettera inviata ai ministeri e alle regioni potenzialmente coinvolte, dal Lazio alla Sardegna.
«La finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo potranno essere definite con maggiore precisione nelle 36 ore precedenti il rientro» scrive la Protezione Civile, che per la prima volta indica anche una finestra temporale: «tra il 28 marzo e il 4 aprile».
«Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine» precisa ancora la Protezione Civile. L’area è molto vasta ed è occupata soprattutto da oceani e deserti. Il raggio di impatto include però anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia.
Il rientro di Tiangong-1 è seguito dalle agenzie spaziali di tutto il mondo ed è monitorato dal tavolo tecnico che comprende, tra gli altri, i ministeri di Interno, Difesa e Esteri, l’Enac, l’Enav e l’Asi . Proprio l’Agenzia Spaziale Italiana assicura, come riporta in questi giorni l’Adnkronos, che «sono davvero basse le probabilità che i frammenti della stazione spaziale cinese possano cadere sull’Italia, una probabilità talmente bassa da essere improbabile».
La Protezione Civile, sul suo sito internet, ha comunque pubblicato alcune “indicazioni utili” qualora ci si trovi nei territori potenzialmente esposti all’impatto. Il primo consiglio -nel caso di allarme per la caduta di frammenti- è di stare lontani da porte e finestre e di rifugiarsi sotto le volte dei piani inferiori.
Poi, ad emergenza passata, “chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mettendosi a una distanza di almeno venti metri dovrà segnalarlo alle autorità competenti”. Le scorie potrebbero infatti contenere idrazina, un composto dell’azoto che può provocare danni al sistema nervoso in caso di contatto.
Per seguire il rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1 clicca qui
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