12 Maggio 2024
Redazione | VIDEO | Sarà Ondes noires, la pellicola del regista francese Ismaël Joffroy Chandouti dedicata al delicato tema della elettrosensibilità, ad aprire venerdì 26 ottobre ad Asti la prima edizione di Ambiente & Salute, rassegna cinematografica promossa da CinemAmbiente in collaborazione con la sezione astigiana di AVIS
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Redazione | VIDEO | Sarà Ondes noires, la pellicola del regista francese Ismaël Joffroy Chandouti dedicata al delicato tema della elettrosensibilità, ad aprire venerdì 26 ottobre ad Asti la prima edizione di Ambiente & Salute, rassegna cinematografica promossa da CinemAmbiente in collaborazione con la sezione astigiana di AVIS.

Fino al 29 ottobre cortometraggi e film racconteranno criticità ed emergenze che minano il delicato rapporto che da sempre esiste e lega la salute dell’individuo (e della società) alla salubrità dell’ambiente in cui tutti viviamo. Tutti gli eventi in cartellone saranno accompagnati da incontri con medici, esperti, operatori di settore che, di volta in volta, approfondiranno con il pubblico il tema proposto dal film. Per il programma completo clicca QUI.

La rassegna prenderà il via alle 14 di venerdì 26 con la lectio magistralis di Anna Pino e Vincenzo Saturni su Inquinanti e contaminanti, salute e donazione di sangue. Alle 18 la proiezione di Ondes noires inaugurerà il cartellone, portando sullo schermo le testimonianze di tre persone intolleranti ai campi elettromagnetici e raccontando le difficoltà incontrate da chi soffre della sindrome ed è costretto a vivere la quotidianità in una società iperconnessa.

Alle 20,30 sarà la volta di Cherche zone blanche désespérément di Marc Khanne, un mediometraggio frutto di tre anni di lavoro d’inchiesta che dà anch’esso la parola a persone affette da elettrosensibilità, malattia non riconosciuta dalla comunità scientifica per la mancanza di prove evidenti che forniscano parametri in grado di dimostrare il rapporto di causa-effetto tra sintomi ed esposizione.

Chiuderà la giornata l’intervento di Paolo Orio, presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, che porterà in sala le testimonianze di chi, nell’era della iperconnessione, vive paradossalmente in una condizione di esclusione e isolamento.

All’analisi del fenomeno si affiancherà il contributo di Giovanni d’Amore, responsabile del Dipartimento Rischi fisici e tecnologici dell’ARPA di Ivrea, la prima agenzia di protezione ambientale a occuparsi, in Italia, della valutazione del cosiddetto “inquinamento invisibile”. Il suo intervento farà il punto sui livelli attuali di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici inquadrandoli nel contesto della loro evoluzione nel corso del tempo. Il dibattito sarà moderato dal direttore di Ecograffi Giorgio Diaferia.

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