19 Marzo 2024
Dora Mercurio | Si chiama Steve, è un'auto elettrica e da pochi giorni circola sulle strade di Torino e Venaria Reale. Si candida a diventare il nuovo sistema di trasporto urbano condiviso, finanziato da Horizon 2020, il programma della Commissione europea che promuove ricerca e sviluppo
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Dora Mercurio | Si chiama Steve, è un’auto elettrica e da pochi giorni circola sulle strade di Torino e Venaria Reale. È stata progettata per gettare le basi di un nuovo sistema di trasporto urbano condiviso eco sostenibile, pensato nell’ambito di Horizon 2020, il programma di finanziamento voluto dalla Commissione europea che promuove ricerca e sviluppo tecnologico nei paesi membri dell’Unione.

I test su strada dureranno 18 mesi e si svolgeranno anche a Villach in Austria e a Calvià nelle Baleari, quattro città europee molto diverse tra loro per traffico, viabilità e abitudini di spostamento.

Una scelta non casuale, quella dei quattro centri urbani: i dati raccolti permetteranno ai progettisti di capire quali sono le reali necessità di mobilità condivisa che i veicoli devono soddisfare.

Saranno infatti proprio gli utenti-automobilisti a segnalare, chilometro dopo chilometro, pregi e difetti dei prototipi e a suggerire modifiche, in modo da adattare le caratteristiche delle auto ai bisogni di pendolari e di tutti quei lavoratori che delle quattro ruote non possono proprio fare a meno.

Tra Torino e Venaria circoleranno dieci dei dodici prototipi Steve fino a oggi realizzati e in una prima fase verranno utilizzati dai dipendenti pubblici dei due comuni, in aggiunta alla normale flotta di automezzi. In una seconda fase saranno messi a disposizione di tester privati, turisti compresi.

Le vetture sono dotate di batterie al litio da 80 volt, ricaricabili in 6 ore da una qualsiasi rete domestica con una presa bipolare. Garantiscono un’autonomia di 140 chilometri e grazie ai 4 kw e mezzo di potenza sviluppata dal motore spingono l’auto fino ad una velocità massima 50 km/h.

La carrozzeria in plastica è personalizzabile grazie alla possibilità di installare autonomamente applicazioni create con stampanti 3D. L’unità telematica di bordo fornisce in tempo reale le informazioni relative al veicolo: posizione, stile di guida, velocità e consumo oltre a avvisare e pianificare la manutenzione. Costo del modello, tra i 5 e i 7 mila €. L’intero progetto vale 10 milioni di €, 7,5 messi a disposizione dall’Unione Europea.

Massimo Violante, Dipartimento di Automatica e Informatica Politecnico di Torino: «Ci aspettiamo diversi tipi di impatto. Sull’ambiente sicuramente questo è un veicolo ad impatto zero quindi ci aspettiamo che abbia la possibilità di ridurre decisamente l’inquinamento che possiamo immettere nell’atmosfera quando ci muoviamo. Da un altro punto di vista questo è un veicolo pensato per essere parte di un servizio di carsharing e quindi si cambia un po’ il rapporto che l’utente ha con il mezzo che utilizza per spostarsi».

Sviluppato dalla filiale di Pianezza della Jac Motors di Hefei (Cina), Steve è un prodotto che parla piemontese. I sistemi telematici e i sensori intelligenti sono sviluppati dalla Vem Solution di Venaria e i dati raccolti dai software di bordo (che fornisce al guidatore anche le informazioni su performance e consumi) saranno analizzati dal Politecnico di Torino che alla fine della sperimentazione definirà gli standard omologativi necessari per mettere veramente su strada la nuova auto elettrica.

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